Il Tempio dell'Io sono  

          

           

Saint German

LA MIA VITA

Ti è stato detto che la Terra e tutte le cose che le appartengono, sono soltanto la manifestazione esterna della mia Idea, che è ora in processo d’essere pensata in perfetta espressione. Ti è stato mostrato che la mia Idea è responsabile di tutte le cose create, e che Essa è la causa e la ragione di tutte le manifestazioni, tu e i tuoi simili compresi, poiché tutte sono state pensate in esistenza da me, il Pensatore e Creatore originario, l’Uno.
Rintracceremo ora il corso di quell’idea dal principio, attraverso i suoi vari stadi di espressione terrena.
Se tu considererai attentamente quanto segue e permetterai a me, dentro, di dirigere la tua meditazione, ti apparirà non solo il metodo per creare col pensiero qualunque cosa tu desideri creare, ma anche in che modo tu venisti in esistenza e giungesti al tuo stato presente di manifestazione.
In principio, quando, dopo un giorno di riposo durato eoni incalcolabili, all’alba di un nuovo giorno cosmico, la coscienza del mondo si svegliava appena, e regnava ancora la calma della notte cosmica, Io, il Pensatore, concepii la mia Idea.
Questa idea di me stesso, in manifestazione in una nuova condizione chiamata espressione terrestre, io la vidi completamente raffigurata nello specchio della mia mente onnisciente. In questo specchio vidi la Terra reale splendere, irradiare luminosa nel cosmo, una sfera perfetta, dove tutte le infinite fasi, attributi e poteri della mia divina natura, trovavano perfetta espressione attraverso l’opera di Angeli di luce, messaggeri viventi della mia Volontà. Ciò che io vidi raffigurato nella mia mente era la Terra reale, il suo “principio”, la sua concezione in esistenza cosmica.
Solo nel regno della mia mente io vivo, muovo e ho il mio Essere. Esso contiene e riempie tutte le cose, e ogni sua vibrazione e manifestazione non è che l’espressione di qualche fase o aspetto del mio Essere. Essere è espressione. Non si può immaginare esistenza senza espressione. Quindi Io, ossia tutto ciò che è, sto continuamente esprimendomi. Qualunque idea, una volta nata nel regno della mia mente, diviene immediatamente, come ti ho mostrato, una realtà, poiché nell’eternità del mio Essere, il tempo non esiste. In te, però, l’idea crea prima il desiderio, il desiderio di esprimere quell’Idea; poi il desiderio obbliga a pensare; il pensiero promuove l’azione e l’azione produce risultati, cioè l’Idea in effettiva manifestazione esterna.
Ma io non ho desideri, perché io sono tutte le cose, e tutte le cose vengono da me. Io non ho che da pensare per produrre risultati. Qualunque cosa tu desideri, è solo la mia idea che preme in te per esternarsi. Ciò che in me ti potrebbe sembrare un desiderio di esprimersi, è solo la necessità della mia Idea, di me stesso, di Essere, cioè d’esprimere se stessa.
Ciò che nelle personalità umane è chiamato desiderio, non è che l’azione necessaria della mia volontà, che spinge la mia Idea a esprimersi in manifestazione esterna, cioè in esistenza. Io non ebbi che da pensare, cioè concentrare, mettere a fuoco la mia volontà sulla mia idea, ossia, com’è detto nell’altra mia rivelazione, proferire la Parola creativa, e subito le Forze cosmiche del mio Essere, procedettero a raccogliere gli elementi necessari, e con la mia Idea quale nucleo, plasmarono, combinarono e modellarono intorno a essa, questi elementi, in ciò che si chiama la forma-pensiero di un pianeta, riempiendola con la mia sostanza di Vita, la mia coscienza, e dotandola di tutte le potenzialità del mio Essere.
Dalla forma-pensiero, il potere vivificante interno dell’idea, con la mia volontà localizzata su di essa, procedettero a plasmare, formare e, a poco a poco, a solidificare in forma materiale i vari elementi della sostanza del pensiero, finché la mia idea apparve in manifestazione nel mondo delle forme visibili, come il pianeta chiamato Terra, uno strumento pronto a essere espressione vivente, e ora capace di contenermi e di esprimermi.
Questo fu il corpo materiale preparato dal mio pensiero. I regni minerale, vegetale e animale, segnarono successivamente il processo di questa manifestazione e svilupparono, volta a volta, stati di coscienza sempre più alti e complessi, i quali mi permisero di esprimere sempre più chiaramente, gli infiniti aspetti e varietà della mia natura.
Fu a questo punto che, come è detto nell’altra mia rivelazione, io guardai la mia creazione e vidi che era buona. Ma restava ancora l’ultimo e culminante mezzo d’espressione.
Fino a questo punto, mentre ogni strumento o mezzo di espressione esprimeva perfettamente qualche aspetto della mia Natura, tutti però erano inconsci di me, ed erano mezzi di espressione solo come un filo conduttore lo è per il calore. Erano mature ormai le condizioni, per la creazione di un mezzo, attraverso il quale i miei divini attributi potessero trovare espressione cosciente, cosciente non solo della loro relazione con me, ma anche della loro capacità e potere di esprimere la mia idea.
In quel momento, tu e i tuoi fratelli nasceste all’esistenza nel tempo, quali espressioni umane, venendo in manifestazione, come gli altri strumenti, in risposta al mio pensiero concentrato, in cui io vedevo tutta l’infinita varietà dei miei attributi, realmente espressi in forme entitizzate ed esprimenti ciascuna, particolarmente, qualche aspetto del mio Essere.
Io vedevo in te un attributo di me stesso, perfetto. Poiché in realtà tu sei un angelo di luce, uno dei raggi del mio pensiero, un attributo del mio Essere, involuto in condizioni terrene, con nessun altro scopo, o necessità, tranne quello di essere l’espressione ultima e completa della mia Idea.
Nell’Eterno non vi è tempo, né spazio, né individualità ed è solo per il fenomeno del pensiero, che sorgono le illusioni del tempo, dello spazio, dell’individualità e che il pensiero, consegue la coscienza della separazione dal suo pensatore o creatore. Così nacque in te la prima tendenza a pensarti separato da me.
In principio, quando tu entrasti così dapprima in espressione terrena, ti circondasti, ti rivestisti della mia idea di me stesso in espressione, quale il particolare attributo che tu rappresentavi, essendo tu la forza animatrice di quell’idea. La mia idea di me stesso, esprimentesi come quel particolare attributo, divenne allora l’anima della tua particolare espressione.
Tuttavia quell’idea o anima non è te, ricordalo. Essa, per la necessità del suo essere, incominciò immediatamente ad attrarre a se stessa, la sostanza-pensiero necessaria all’espressione di quel particolare attributo, e a modellarla e costruirla a mia immagine e somiglianza. Essa divenne così un sacro tempio, pieno della mia vivente presenza, poiché abitato da te, uno dei miei divini attributi. Questo tempio, è conseguentemente il tuo corpo reale. Esso è indistruttibile, immortale, perfetto.
Tre elementi formano la parte divina o impersonale di te, l’immortale Trinità: l’Io sono che si esprime come tu, uno dei miei divini attributi. La mia Idea di te, uno dei miei attributi esprimentesi in condizioni terrene, ossia la tua anima. E infine, il Tempio della Tua anima, ossia il corpo della Tua anima, in cui Tu dimori.

LIBERAMENTE TRATTO DA https://www.fisicaquantistica.it/io-sono-conte-di-saint-germain/la-mia-idea

CONTE DI SAINT GERMAIN