Il Tempio dell'Io sono  

          

           

Saint German


Conte di San Germano, conosciuto anche Saint-Germain, Cagliostro
(Alchimista) 1712 Eckernförde, 27 febbraio 1784


L'IO SONO

Io sono.
A te che leggi, io parlo. A te, che per lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei libri, negli insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu che cosa: la verità, la felicità, la libertà, Dio.
A te, Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai afferrato un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si dileguava come il miraggio nel deserto.
A te che credesti d'averla trovata in qualche grande istruttore, capo riconosciuto di una Religione, Fraternità o Società, e che ti pareva un «maestro» - tanto meravigliose erano la sua sapienza e le opere sue - solo per risvegliarti più tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con difetti, debolezze e colpe segrete, pur avendo potuto essere tramite di splendidi insegnamenti apparsi a te come la più alta verità.

A te, di nuovo stanco e affamato, senza guida; a te io sono venuto.

E sono venuto anche a te, che hai cominciato a sentire la presenza della Verità nella tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te, per esprimersi.

Sì, a quanti hanno fame del vero «pane di vita» io sono venuto.

Sei tu pronto a ricevere il mio cibo? Se lo sei, fa cuore. Siedi.

Calma la tua mente umana e segui strettamente la mia parola qui pronunciata. Oppure forse ti allontani, deluso ancora una volta, con nel cuore il morso della fame insaziata?

Io! Chi sono io, che sembro parlare con sì conscio potere e autorità?

Ascolta. lo sono tu; quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu. Io sono tu, il tu Sé; quella parte di te che dice Io sono ed è Io sono. Io sono quella parte più alta di te stesso, che vibra entro di te mentre leggi; che risponde a questa mia parola, che ne percepisce la verità, che riconosce per sua natura tutta la verità e scarta ogni errore dovunque lo trovi. Ciò io sono: non quella parte di te che sino a oggi s'è nutrita dell'errore.

Poiché io sono il tuo vero Istruttore, il solo che tu conoscerai sempre, il solo Maestro; io, il tuo Sé divino.

Io, il tuo Io sono, ti reco questo mio messaggio, la mia vivente parola, come ti ho portato ogni cosa in vita, libro o «maestro», povertà o ricchezza, amara esperienza o amore, allo scopo di insegnarti che io, io solo, il tuo vero Sé, sono il tuo istruttore; il solo istruttore e il solo Dio, che provvede e ha sempre provveduto a te, non solo il pane e il vino della vita, ma anche tutto ciò che occorreva al tuo mantenimento e al tuo sviluppo fisico, mentale e spirituale. Perciò, quello che fa appello a te mentre leggi è il mio messaggio, dettato alla tua coscienza umana esterna dal di dentro, ed è solo una conferma di ciò che l'Io sono di te sempre seppe interiormente, ma che non aveva ancora tradotto in termini ben definiti alla tua coscienza esterna. Così pure tutto ciò che sempre fece appello a te, venendo da qualche espressione esterna, non era che la conferma della mia parola già pronunziata dentro di te; quell'espressione esterna era il canale, il mezzo da me scelto in quel momento per impressionare la tua coscienza umana.

Ma io non sono la tua mente umana, né il figlio suo, l'intelletto: essi sono soltanto l'espressione del tuo essere, come tu sei l'espressione del mio essere; essi sono soltanto fasi della tua personalità umana, come tu sei una fase della mia divina impersonalità.

Pesa e studia attentamente queste parole.

Sorgi e liberati per sempre dal dominio della tua personalità, con la tua mente e il suo intelletto così gonfi ed esaltati di se stessi; poiché la tua mente, d'ora innanzi, deve essere la tua serva e l'intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la mia parola penetri nella coscienza dell'anima tua. Io sono venuto ora alla coscienza dell'anima tua, dopo averla stimolata per prepararla a ricevere la mia parola. Se sei abbastanza forte per sopportarla; se puoi sbarazzarti di tutti i tuoi capricci, di tutte le tue credenze, di tutte le tue opinioni personali - rottami da te raccolti nei campi coltivati da altri -; se sei forte abbastanza da gettarli via; allora la mia parola sarà per te una sorgente inesauribile di gioia e di felicità.

Ma sii preparato al fatto che la tua personalità dubiterà di queste mie parole man mano che le leggerai; poiché la sua vita è minacciata, ed essa sa che non può vivere e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, il tuo andare e venire, come prima, se tu accetti nel tuo cuore la mia parola e le permetti di dimorarvi.

Sì. Io sono venuto a te, ora, a farti conscio della mia presenza; poiché ho già preparato la tua mente umana in modo che essa possa, fino a un certo punto, comprendere il significato di me.

Io sono sempre stato con te, ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente condotto attraverso il Deserto dei libri e degli insegnamenti, delle religioni e delle filosofie, tenendo sempre davanti agli occhi della tua anima la visione della Terra Promessa; alimentandoti con la manna del Deserto, perché tu potessi ricordare e apprezzare il pane dello Spirito e anelare a esso.

Ora ti ho condotto sulla riva del Giordano che ti separa dal tuo divino retaggio. Ora è venuto per te il tempo di conoscermi coscientemente; è venuto il momento di attraversare il fiume e di passare nella Terra di Canaan, nella terra del latte e del miele. Sei pronto? Vuoi andare?

Allora segui questa parola che è l'Arca del mio patto, e passerai a piedi asciutti.

 

 

Versione seconda

 

Io sono. A te che leggi, io parlo. A te, che per lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei libri, negli insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu che cosa: la verità, la felicità, la libertà, Dio.
A te, Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai afferrato un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si dileguava come il miraggio nel deserto.
A te che credesti d’averla trovata in qualche grande istruttore, che ti pareva un “maestro” solo per risvegliarti più tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con difetti e debolezze.
A te, di nuovo stanco e affamato, senza guida, a te io sono venuto.
E sono venuto anche a te, che hai cominciato a sentire la presenza della Verità nella tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te, per esprimersi.
Sei tu pronto a ricevere il mio cibo? Se lo sei, siedi. Calma la tua mente umana e segui strettamente la mia parola qui pronunciata.
Io! Chi sono io, che sembro parlare con sì conscio potere e autorità? Io sono tu, quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu. Io sono tu, il tuo Sé, quella parte di te che dice Io sono ed è Io sono, che vibra entro di te mentre leggi; che risponde a questa mia parola, che ne percepisce la verità e scarta ogni errore ovunque lo trovi. Io sono il tuo vero Istruttore, il tuo Sé divino, il tuo Io sono, il solo istruttore e il solo Dio, che provvede e ha sempre provveduto a te e al tuo sviluppo fisico, mentale e spirituale.
Quello che fa appello a te mentre leggi, non è che la conferma della mia parola già pronunziata dentro di te; il mezzo da me scelto in questo momento per impressionare la tua coscienza umana.
Io non sono, tuttavia, la tua mente umana, né il figlio suo, l’intelletto: essi sono soltanto l’espressione del tuo essere, come tu sei l’espressione del mio essere; essi sono soltanto fasi della tua personalità umana, come tu sei una fase della mia divina impersonalità.
Pesa e studia attentamente queste parole.
Sorgi e liberati per sempre dal dominio della tua personalità, con la tua mente e il suo intelletto così gonfi ed esaltati di se stessi; poiché la tua mente, d’ora innanzi, deve essere la tua serva e l’intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la mia parola penetri nella coscienza dell’anima tua.
Io sono venuto infatti alla coscienza dell’anima tua, dopo averla stimolata per prepararla a ricevere la mia parola. Se sei abbastanza forte, se puoi sbarazzarti di tutti i tuoi capricci, di tutte le tue credenze, se sei forte abbastanza da gettarli via, allora la mia parola sarà per te una sorgente inesauribile di gioia e di felicità.
Ma sii preparato al fatto che la tua personalità dubiterà di queste mie parole, man mano che le leggerai; poiché la sua vita è minacciata, ed essa sa che non può vivere e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, se tu accetti nel tuo cuore la mia parola e le permetti di dimorarvi.
Io sono sempre stato con te, ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente condotto attraverso il Deserto dei libri e degli insegnamenti, delle religioni e delle filosofie, tenendo sempre davanti agli occhi della tua anima, la visione della Terra Promessa; ti ho condotto sulla riva del Giordano che ti separa dal tuo divino retaggio. Ora è venuto per te il tempo di conoscermi coscientemente. Sei pronto? Vuoi andare? Allora segui questa parola che è l’Arca del mio patto.

 

Versione Terza

 

Ora, perché tu possa conoscermi ed essere perciò sicuro che sono Io, il tuo vero Sé, che dico queste parole, devi prima imparare a essere calmo, ad acquietare la tua mente e il tuo corpo umano e tutte le loro attività, fino a non essere più cosciente di esse.
Può darsi che tu non sia ancora capace di fare ciò, ma io ti insegnerò, purché tu voglia realmente conoscermi, e sia disposto a darne prova, affidandoti a Me.
Ascolta. Cerca di immaginare l’Io che parla attraverso queste pagine, come il tuo Sé superiore e divino, che dà consigli alla tua mente e al tuo intelletto umani e considera questi, per il momento, come una personalità separata.
Il fatto è che questo “Io” è te stesso, il tuo Sé reale. La tua mente umana è stata finora così assorta nel compito di concedere al tuo intelletto e al tuo corpo ogni sorta di favori, che non ha mai avuto tempo di venire a conoscenza di Te, suo vero signore e maestro. E intanto, tu ti sei talmente interessato ai piaceri e alle pene del tuo corpo e del tuo intelletto, che sei quasi giunto a credere, che tu sia il tuo intelletto e il tuo corpo, e hai di conseguenza quasi dimenticato Me, il tuo Sé divino.
Io non sono il tuo intelletto né il tuo corpo e il principale scopo di queste istruzioni, è di svegliare la tua coscienza a tale grande fatto. Ma tu non puoi svegliarti a esso, finché non esci dalla coscienza di questo corpo e di questo intelletto, che così a lungo ti hanno tenuto schiavo.
Orbene, affinché tu possa dimenticare completamente la tua mente, i tuoi pensieri, il tuo corpo e le tue sensazioni, in modo da poter sentire Me dentro di te, è necessario che tu segua scrupolosamente le mie istruzioni.
Siedi dunque tranquillo in stato di rilassamento, e lascia la tua mente assorbire il significato di queste parole: “Sii calmoE sappi: Io – Sono – Dio”.
Pronunzia queste parole precisamente come sono scritte qui, cercando di realizzare che è il Dio tuo che comanda e domanda, dal tuo sé mortale implicita obbedienza: studiale e cerca di capire il loro nascosto Potere.
Senza pensare, permetti a questo mio divino comando di penetrare profondamente nella tua anima. Lascia allora entrare liberamente, ogni altra impressione che venga alla tua mente, senza sforzo o interferenza da parte tua, ma notane attentamente il senso, poiché sono Io, dall’interno, che ti istruisco per mezzo di tali impressioni. Poi, quando il loro significato incomincia ad apparire alla tua coscienza, pronuncia queste mie parole lentamente, imperativamente, rivolgendole a ogni cellula del tuo corpo, a ogni facoltà della tua mente, con tutta la forza cosciente che possiedi: “Sii calmo! E sappi: Io – Sono – Dio”.
Medita profondamente su queste parole e portale con te nel tuo lavoro. Fa di esse il fattore vitale dominante del tuo lavoro, e di tutti i tuoi pensieri creativi. Pronunziale mille volte al giorno, finché tu non ne abbia penetrato e scoperto tutto il più intimo significato, finché ogni cellula del tuo corpo non frema in lieta risposta al comando “Sii calmo!”.
Quando le mie parole risuoneranno attraverso la caverna del tuo essere, divenuto vuoto, quando il sole della conoscenza comincerà a sorgere sull’orizzonte della tua coscienza, allora tu sentirai espandersi dentro di te, l’impeto di uno strano, meraviglioso respiro che riempirà, fino all’estremo tutte le tue membra mortali, facendo quasi esplodere i tuoi sensi con la sua estasi; allora sentirai a fiotti levarsi in te una possente, irresistibile forza, che ti innalzerà quasi sulla terra; allora sentirai dentro di te la gloria, la santità, la maestà della mia presenza. E allora, allora tu saprai: Io – Sono – Dio. Quando tu mi avrai sentito così, e avrai gustato il mio potere, ascoltato la mia sapienza e conosciuto l’estasi del mio amore che tutto abbraccia, non potrai più essere toccato da alcuna malattia, né indebolito da alcuna circostanza, né soggiogato da alcun nemico. Poiché tu saprai allora che Io sono dentro di te, e da allora in poi ti rivolgerai a Me per ogni tua necessità, mettendo tutta la tua confidenza in me, permettendomi di esprimere
la mia volontà.
E quando ti rivolgerai a me, troverai sempre, nell’ora del bisogno, un aiuto pronto e infallibile, poiché io ti riempirò talmente con la realizzazione della mia presenza e del mio potere, che ti basterà essere calmo e permettere a me di fare qualunque cosa tu voglia: risanare i tuoi mali o quelli degli altri, illuminare la tua mente in modo che tu possa vedere con i miei occhi la verità che cerchi, o compiere alla perfezione ciò che prima ti sembrava quasi impossibile.
Ma questa conoscenza, questa realizzazione, non avverrà a un tratto.  Potrà non venire per anni, potrà venire domani. Ciò dipende solo da te, dal tuo Io – Sono – Dio entro di te.
Che cos’è che dal bocciolo fa sbocciare il fiore? Cos’è che fa rompere il guscio al pulcino? È l’atto cosciente e naturale dell’intelligenza interna, della mia intelligenza, diretta dal mio volere.
Il fiore e il pulcino uniscono la loro volontà alla mia, e permettono a me e alla mia sapienza di stabilire l’ora nella quale maturerà l’azione. Solo quando essi hanno obbedito all’impulso della mia volontà e hanno fatto lo sforzo che io imponevo loro di fare, hanno potuto passare alla nuova vita.
Io ti perciò queste istruzioni e ti prometto qui, che se tu accetti le istruzioni che ti in queste pagine e ti sforzi seriamente di comprenderle e metterle in pratica, tu mi conoscerai ben presto e io farò sì che tu comprenda tutte le mie parole, ovunque scritte.
Abbi fede in Me, nel tuo vero Sé, e non essere impaziente di ottenere dei risultati, poiché essi sono in mia custodia e io ne avrò cura. I dubbi e l’impazienza sono soltanto della tua personalità e, se tu permetti loro di persistere, essi ti condurranno all’insuccesso.

CONTE DI SAINT GERMAIN